domenica 9 gennaio 2011

La rocciata di Foligno

La rocciata è un dolce tipico della mia terra. E' conosciuta solo a pochi chilometri di distanza dalla mia città natale, Foligno appunto, che è la stessa di quella di Miss Italia (per la cronaca anche mia vicina di quartiere).
La rocciata si prepara durante le festività invernali, soprattutto durante il Natale e le feste dei Morti e dei Santi. Come qulsiasi dolce tipico, ogni famiglia ha la sua ricetta ma molti degli ingredienti trovati on-line mi hanno a dir poco spiazzato visto che non ho mai sentito parlare di prugne, nocciole o liquori vari; pertanto ho deciso di postare quella che secondo me si avvicina di più alla realtà fermo restando che si possono fare variazioni circa la quantità degli ingredienti (a seconda anche dei gusti delle persone). Altra cosa da dire è che invece il cacao e l'alchemes sono indispensabili, altrimenti trattasi di strudel e non di rocciata.
**Il dolce ha origini molto antiche, probabilmente risalente ai primi insediamenti umbri, infatti nelle "tavole eugubine" si parla di un alimento con tutta probabilità simile alla rocciata ed usato nei riti sacri: il "tensendo", dolce proprio del dio Hondo Cerfio, antica divinità umbra. Per la somiglianza della rocciata con lo strudel, secondo alcuni non sarebbero nemmeno da escludere legami con i Longobardi, che proprio in questa zona (e precisamente a Nocera Umbra) avevano un loro stato nell'alto medioevo. Per questo ed altri motivi sembra del tutto priva di fondamento la teoria (diffusa tra i profani) secondo la quale la ricetta fu portata a Foligno da soldati austriaci di passaggio nel XVIII secolo, assimilando quindi la rocciata allo strudel, ma inserendola in un'epoca di gran lunga successiva, inoltre tale similitudine pare essere molto superficiale e non tiene conto di numerosi elementi storici e gastromomici.




Ingredienti:

Per la pasta:
200 g di farina 00 forte
50 g di zucchero (per me mascobado)
80 g di acqua tiepida
2 cucchiai di olio evo
un pizzico di sale

Per il ripieno:
300 g di mele a cubetti
60 g di noci tritate grosse
30 g di pinoli
60 g di fichi secchi (ammollati) a cubetti
50 g di uva sultanina ammollata e tamponata
30 g di zucchero (per me mascobado)
4 cucchiai di cacao (per me amaro ma di solito si usa dolce)
la scorza grattata di 1/2 limone
1 cucchiaino di cannella
alchermes e zucchero q.b. per decorare
un pizzico di sale


Procedimento:

Preparare il ripieno che deve insaporirsi per almeno mezz'ora, unire pertanto le mele tagliate a cubetti, i pinoli, la buccia di 1/2 limone, la cannella, lo zucchero, un pizzico di sale, le noci tritate, l'uva sultanina e i fichi secchi ammollati e tagliati a cubetti.
Mescolare tutti gli ingredienti dell'impasto e tirare una sfoglia rettangolare molto sottile; posizionarla su un canovaccio o carta oleata, distribuirvi il ripieno e spolverizzarlo di cioccolato in polvere, poi avvolgerlo formando un rotolo, e conseguentemente formare una chiocciola (il mio è semplicemente un rotolo).
Disporre la chiocciola in una teglia con carta da forno.
Pennellare con poco olio evo e spolverizzare con poco zucchero (in questo caso bianco) cuocere a 180° per 30 minuti, prima di servire (freddo) cospargere di alchemes.
Tenere al fresco (non in frigo) e conservare anche per 4-5 giorni.

14 commenti:

  1. Avevo visto questo dolce in una puntata di Chef per un giorno ( era forse Mentana lo chef? non mi ricordo... )...gnam gnam!! :D

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  2. Ciao Valina...sai che quella puntata proprio non l'ho vista! :)

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  3. Proprio proprio bella! E interessanti i dettagli storici ... e complimenti anche per il blog: ho fatto un giro veloce dopo la tua visita al Luppolo e devo dire che mi paice molto!
    A presto!
    Antonella

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  4. Bella preparazione, non c'è che dire!
    Baci!

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  5. non ne avevo mai sentito parlare!!
    che dolce affascinante... è proprio bello (lo stò elogiando come se fosse un "bello gnocco") ahah
    comunque grazie per avermelo fatto conoscere ^_^

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  6. Conosco questo dolce solo di nome ma non l'ho mai assaggiato. A giudicare dal ripieno però è superlativo ^_^ Baci, buona giornata

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  7. ciao cara e grazie di essere passata da me :)
    ormai ti ho aggiunto nel blog roll e sono tra tuoi sostenitori così non ti perdo di vista!
    ottimo questo dolce..mi fa venire una fame! gnammi! alla prossima :D

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  8. E' bellissima, mi piace il rosa che gli da' l'alchermes! In effetti esteticamente assomiglia un po' allo strudel, capisco che si possa fare confusione. Grazie delle info preziose su questo dolce tradizionale umbro! Bacetti ;)

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  9. Ho sentito parlare di questo dolce ma non ho mai avuto modo di provarlo!Dev'essere buonissimo visto gli ingredienti.. ha un bel colore!
    Un abbraccio

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  10. Ciao! Non conoscevo questa specialità, ma dalla fotografia sembra deliziosa!! Magari la provo! Un abbraccio!

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  11. bellissimo questo dolce che non conoscevo. Sembra un po' uno strudel, buonissimo. Scopriamo il tuo blog adesso e ci iscriviamo cosi non ti perdiamo piu' di vista! Giorgia & Cyril

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  12. Vengo spesso in Umbria, ma questo dolce non lo conoscevo. Grazie lo cerchero'.
    Buona giornata

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  13. lo conoosco benissimo lo preparava mia nonna che era di santerario una frazione vicino foligno però ricordo che la cuoceva sommersa di olio ed era strepitosa se qualcuno può aiutarmi a trovare quella ricetta ne sarei grato grazie

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  14. Ho assaggiato la rocciata a casa di amici a Foligno e , devo dire che calda appena sfornata mi ha ...conquistata.Dolce spettacolare con un sapore indimenticato. Grazie x la ricetta provero' a farlo.

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