martedì 11 maggio 2010

Tempura di dulse


Ecco un piatto delizioso che unisce il gusto alla salute. Devo essere sincera le alghe dulse non le amo molto, di solito non so mai come cucinarle.
Questo è un modo per renderle appetitose e farle approcciare anche a chi non conosce la cucina macrobiotica o pensa che le alghe siano solo cibo per pesci :))
...E poi diciamola tutta la primavera che si fa attendere ci permette ancora di mangiare qualche piatto che proprio tipico di questo periodo non sarebbe....
Oramai la tempura non è più un segreto per noi italiani quindi è una ricetta-non-ricetta in quanto non vi do grandi dritte. La cosa simpatica è cospargere le alghe prima di servirle di
spezie piccanti giapponesi che oramai si trovano in ogni supermercato ben fornito (CANNAMELA ha una linea di spezie etniche tra cui quelle giappo).
Tra l'altro questo è un mix che i giapponesi consumano anche su zuppe e brodi; se non doveste trovarlo preparate del gomasio facendo tostare due cucchiai di semi di sesamo bianchi ed un pizzico neri, pestarli nel tipico mortaio giapponese (il suribaki) aggiungendovi un pizzico di sale. Al gomasio aggiungere le alghe nori in fiocchi un pizzico di semi di papavero, peperoncino e pochissima scorza d'arancia essiccata che gli da un profumo incredibile.


** Tornando alle nostre alghe dulse ( Palmaria palmata) nascono sulle coste dell'Irlanda, Scozia, Scandinavia e Giappone. E' la più yin delle alghe e quella che tra tutte contiene il maggior numero di ferro, per cui è adatta a persone malate e soprattutto anemiche, è consigliata l'assunzione durante la gravidanza e a persone con problemi gastrici ed intestinali. E' anche ricca di iodio pertanto è ideale per sanare squilibri tiroidei. Dopo la nori è l'alga a più alto contenuto di proteine.

Ingredienti:

una manciata di alghe dulse
1/2 tazza di farina "zero"
3/4 di tazza di acqua
spezie piccanti giapponesi
olio di mais o girasole in abbondanza



Procedimento:

Per fare una buona tempura la pastella deve essere molto fredda in modo da subire lo shock termico una volta gettata nell'olio bollente. Io metto gli ingredienti per la pastella qualche ora nel frigo per farli freddare. In questo caso ho usato acqua liscia ma si può sostituire con acqua frizzante o birra. Prima di tutto lavare sotto l'acqua corrente le alghe. Lasciarle in ammollo dieci minuti. Vedrete che aumenteranno il loro volume. Le asciugo con carta assorbente e se sono di dimensioni troppo grandi le taglio in modo da avere dei bocconcini. Al momento di friggere accendo la fiamma riempio la padella con abbondante olio: potrete scegliere tra quello di mais, girasole o sesamo.
Mescolo in una bull acqua e farina aiutandomi con una frusta, ma non amalgamando troppo. Sembrerebbe infatti che più la pastella viene lavorata e mescolata e più lascia uscire gli amidi che la rendono appiccicosa e poco croccante. Immergere le alghe nella pastella e subito nell'olio bollente. Quando saranno ben dorate estraetele e fatele asciugare su carta assorbente. Prima di servirle cospargerle di spezie giapponesi. Vi consiglio di offrirle per un sano finger food, stupirete i vostri invitati!

** Fonte: "100 ricette con le alghe" di Peter e Montse Bradford

5 commenti:

  1. che bella idea!A me le alghe piacciono molto ma, in tempura mai provate!

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  2. Cara Saretta se già ti piacciono così in tempura impazzirai!!! Se ti accingi a farle prova anche le alghe Kombu, altrettanto gustose ;)

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  3. Davanti a un piatto di alghe posso solo ammirare... a bocca aperta.
    Sabrine

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  4. fantastica ricetta ! e anche la spiegazione sul tempura.utilissima..

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  5. Sabrine hai ragione, bocca ben spalancata ad accogliere queste croccantissime nuvolette dal sapore di mare :D
    Lisette grazie ;)

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