giovedì 10 giugno 2010

La Macropizza ( e -2 eheheheh...)

Mi sono accorta solo ora che non ho mai fatto un post sulla pizza macrobiotica, senza formaggi e pomodoro. Eretica direte voi!!!! Invece si può ed è anche buona! Provare per credere ;)
Il condimento è di mia invensione, ma nulla vieta di aggiungere alla carota della rapa rossa o di condire con seitan o qualsiasi altra verdura che può essere di vostro gradimento. Questa mia versione è piaciuta anche alla parte non macrobiotica della casa, per cui potrete essere al riparo da brutte figure ;)


Ingredienti per due teglie medie:

L' impasto:

1 etto di pasta madre rinfrescata la sera prima
400 g di farina zero (o semi-integrale)
200 g di farina manitoba
1 cucchiaino di malto
1 cucchiaino di sale integrale
2 cucchiai di olio evo

Per il condimento:

2 carote
1 cipolla rossa
2 piccoli porri
1 zucchina
timo e maggiorana freschi
100 g di tofu affumicato
olio evo, sale, pepe q.b.

(pizza condita fotografata prima di infornare)



Procedimento:

Impastare le due farine con il malto, un cucchiaino di sale, la pasta madre rinfrescata la sera precedente ed acqua quanto basta a formare una palla compatta che non si attacca alle mani.
Mettere l'impasto a lievitare dalle quattro alle otto ore (dipende dalla temperatura e relativa lievitazione). L'impasto dovrà raddoppiare le iniziali dimensioni.
Stendere la pasta nella teglia dotata di carta da forno aiutandosi con poco olio evo. Pigiare i polpastrelli in maniera tale da appiattire il più possibile l'impasto.
Nel frattempo che lievita un'altra ora preparare il condimento. Bollire due carote con la cipolla. Frullare il tutto con poca acqua di cottura, olio, sale e pepe.
Stendere il condimento sulla pizza. Guarnirla con del porro o cipollotto tagliato finemente, la zucchina tagliata sottilissima, scaglie di tofu affumicato, timo e maggiorana freschi.
Finire con un filo d'olio evo, ancora poco sale e pepe. Infornare a 180 ° finchè non sarà ben cotta.
E' deliziosa ;)

13 commenti:

  1. ma ti sei accorta che ti è sparito uno spicchio?...ma chi sarà stato mai...booooooh ;P
    gnam gnam
    slurp slurp
    ops....beccata è?

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  2. Spighetta, come vegana approvo di brutto questa pizza macrobiotica, mi sembra veuta perfettamente e molto sfiziosa...copierò!
    bacetto del buongiorno

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  3. Blueberry, grazie! Attendo vivamente responso di gradimento ;)
    Fammi sapere...

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  4. davvero bella! e mi ispira un sacco! bel blog! ciao Ely

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  5. Io non sono nè vegana nè vegetariana, ma questa pizza l'assaggerei comunque volentieri! ;-))

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  6. ciao! Accidenti, ho scoperto da poco il tuo blog e mi piace un sacco!!! (anche se non faccio uso di niente che abbia soya dentro, per un´intolleranza in famiglia ;-)
    L´unico problema é che, siccome ogni post che scrivo metto dei link ad alcune ricette che trovo in giro per la rete, mi sa che questa volta corro il rischio di linkare solo ricette tue! Dovró trattenermi eh eh
    grazie mille per le tante idee!

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  7. wow che meraviglia... te la copio yesss!

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  8. Buona, buona!
    Ho degli amici che hanno un bambino intollerante ai latticini e questa pizza è perfetta!
    Toglimi una curiosità...perchè il pomodoro non rientra nella dieta macrobiotica?
    Ciao ;)

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  9. Brava spighetta...ma come fai??10.000 idee diverse....brava!!!Questa però la voglio provare assolutamente !Un bacio

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  10. Ely ;)

    Elel, se la privi mi piacerebbe sapere un tuo parere :D

    Claudia, grazie, anche io trovo molto interessante il yuo blog!

    La Golosastra ... ehehehe

    Eli, il discorso cibo/macrobiotica è molto ampio. Sai che ogni cibo ha la sua energia in macrobiotica e
    questa viene classificata yin (+ o -) ovvero espansione, e yang (+ o -) ovvero contrazione.
    L'alimentazione macrobiotica consiglia di limitare l'uso delle solenacee (patate, pomodori, melanzane e peperoni)
    ovvero cibi che derivano originariamente da posti tropicali ed estremamente yin, che andrebbero quindi
    mangiati raramente e solo durante la stagione estiva (tra l'altro la stagione durante la quale si trovano),
    cucinandoli con una tecnica di cottura yanghizzante (ovvero una cottura lunga, preferibilmente in forno).
    Tutto ciò ha come fine quello di mantenere un equilibrio psico-fisico ed assumere con l'alimentazione cibi equilibrati ed in sintonia con le stagioni.
    La cosa più importante è comprendere, attraverso l'esperienza, qual'è per ognuno di noi il miglio qeuilibrio tra ying e yang.

    Cecilietta, ho tanta fantasia che metto in tutta la mia vita ed anche nella cucina con sperimentazioni a volte poco consuete ma mi piace rischiare ;)

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  11. Precisazione: il Pastonudo non é mio, ma di Izn: non sarei in grado di seguire un blog con la stessa sua precisione e´costanza! (mi ospita un paio di volte al mese ;-)

    a proposito: anche l´antroposofia (Steiner, per intenderci) é abbastanza contraria all´uso delle solanacee (delle patate soprattutto). Cosí, tanto per curiositá...

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  12. Che buona!!! Complimenti, bellissima ricetta. E vedo che hai dato una nuova tinta al blog, bello solare ;-) Buon lancio col paracadute!

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